MINI BOND 2017

Il mercato gradisce l’emissione di minibond

Crescono in Italia i minibond, i titoli di debito alternativi rispetto al credito bancario, lo rileva un report del Politecnico di Milano

Emissioni di minibond in aumento, con sempre più imprese, soprattutto PMI, che scelgono di diversificare le proprie fonti di finanziamento ricorrendo a titoli di debito (obbligazioni e cambiali finanziarie) emessi da società quotate o non quotate in Borsa.

Un minibond per la fonderia 4.0

Per la varesina Fonderia Casati il 2017 è certamente un anno di svolta, anzitutto imboccando con decisione la strada della digitalizzazione dei processi produttivi. L’investimento in corso di finalizzazione, pari a cinque milioni di euro, trasformerà l’azienda in una fonderia 4.0, con i nuovi impianti in grado di dialogare in tempo reale a valle e a monte del processo produttivo.

«Il credito bancario era disponibile- spiega Gianluigi Casati – ma noi volevamo fare qualcosa di diverso. Attraverso l’emissione di un minibond in termini reputazionali acquisiamo una maggiore credibilità verso il mercato. E questo è in realtà l’inizio di un percorso, che potrà portare in futuro ad altre operazioni con la stessa modalità o magari all’ingresso nel progetto Elite di Borsa italiana»

Lo scorso anno sono stati 51 i minibond emessi dalle imprese, per un controvalore di 527 milioni di euro. Il taglio medio, dall’inizio delle emissioni, è stato pari a nove milioni, con scadenze medie di 5-7 anni e cedole variabili fino a oltre il 7%, tenendo conto delle diverse caratteristiche delle emissioni e del rating aziendale.

Fonte: Il sole 24ore

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-02-09/un-minibond-la-fonderia-40-131547.shtml?uuid=AEgsmgR

 

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