cessione del credito iva a scopo di garanzia

L’Agenzia delle Entrate ieri ha pubblicato la Risoluzione 39/E al fine di fornire una consulenza giuridica riguardo alla cessione del credito IVA a scopo di garanzia e alla relativa rinuncia da parte del cessionario a seguito della risoluzione del contratto di finanziamento.

 

Nel caso preso in esame, il titolare del credito IVA trasferisce tale credito alla cessionaria per garantire l’adempimento di un contratto di finanziamento stipulato con quest’ultima, configurando quindi come un contratto di cessione del credito a scopo di garanzia, in cui la cessione del credito si collega a un contratto di finanziamento.

 

Al momento della risoluzione del contratto di finanziamento, la “rinuncia” alla cessione del credito da parte della cessionaria non è da ritenersi una seconda cessione del credito, bensì una comunicazione all’Amministrazione finanziaria dell’intervenuta risoluzione del contratto di cessione del credito, a seguito dell’adempimento del debito garantito. In altre parole, non si realizza un’ulteriore cessione del credito, ma soltanto la perdita di efficacia dell’originaria cessione, con conseguente ritrasferimento della titolarità del credito al cedente originario. Dunque, in questo caso non vi è il pericolo di incorrere nel divieto previsto dall’art. 43-bis, comma 1, del D.P.R. n. 602/1973, secondo il quale “il cessionario non può cedere il credito oggetto della cessione”.

 

La “rinuncia” alla cessione del credito deve risultare da atto pubblico e scrittura privata autenticata e deve essere comunicata all’Amministrazione finanziaria e al concessionario mediante notifica (art. 69 del R.D. 18 novembre del 1923, n. 2440, richiamato dall’art. 43-bis, comma 1, D.P.R. n. 602/1973).

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Cartelle Equitalia proroga rottamazione.

Più tempo per rottamare le cartelle esattoriali. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge di proroga al 21 aprile, dal 31 marzo, del termine di adesione alla definizione agevolata dei ruoli, la cosiddetta rottamazione delle cartelle. E’ quanto si apprende al termine della seduta. L’estensione del termine dà anche la possibilità a Equitalia e agli altri enti della riscossione di rispondere ai contribuenti non più entro il 31

Banca europea per gli investimenti Programmi di R&D

I nostri servizi di Corporate Finance assistono il management
delle imprese nelle esigenze di finanza straordinaria, dalla
fase di strategia fino alla realizzazione e messa in opera vera
e propria delle soluzioni proposte, con uno stile di
partnership collaborativa orientata al lungo periodo.
I principali servizi di Corporate Finance:
– Valutazioni d’azienda
– Ricerca di Partner e costituzione di alleanze
– Ristrutturazione della posizione debitoria
– M&A (fusioni, acquisizioni, fusioni)
– Project financing e finanza strutturata
– Business planning a supporto delle esigenze finanziarie.
In particolare i prodotti di finanziamento sui quali stiamo
operando sono i seguenti:
– Finanziamenti agevolati per studi di pre-fattibilità e
fattibilità di programmi di assistenza tecnica collegati a
investimenti all’estero;
– Finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di
strutture permanenti di attività di supporto promozionale
in Paesi extra UE;
– Finanziamenti agevolati per l’Agroindustria;
– Credito d’Imposta inerente le attività di Ricerca e
Sviluppo;
– Finanziamenti BEI – Programmi di R&D;
– Finanziamenti BEI per le PMI;

Meccanica, mini-bond per gli investimenti 4.0

Mini-bond di sistema per spingere gli investimenti incentivati nell’ambito del Piano nazionale di Industria 4.0. È l’iniziativa lanciata da Anima, la federazione di Confindustria che raggruppa le associazioni imprenditoriali della meccanica varia e affine: un aggregato manifatturiero con 210mila addetti, che nel 2016 ha sviluppato un fatturato di 44,7 miliardi di euro, per il 58,5% realizzati oltreconfine, in particolare sui mercati di Germania, Usa, Francia e Regno Unito.

Anima bond Industria 4.0 – questo il nome dell’iniziativa nata con la partnership scientifica del Politecnico di Milano – punta a consentire alle imprese di ottenere il capitale per finanziare piani di investimento di medio-lungo termine necessari per acquisire nuovi impianti, fare ricerca e sviluppo, investire in brevetti o acquisire altre imprese. «Il progetto – chiarisce Andrea Orlando, direttore generale di Anima – vuole sostenere lo sviluppo delle nuove tecnologie e la necessità di fare squadra insieme a tutti gli associati che vogliono crescere».

MINI BOND 2017

Il mercato gradisce l’emissione di minibond

Crescono in Italia i minibond, i titoli di debito alternativi rispetto al credito bancario, lo rileva un report del Politecnico di Milano

Emissioni di minibond in aumento, con sempre più imprese, soprattutto PMI, che scelgono di diversificare le proprie fonti di finanziamento ricorrendo a titoli di debito (obbligazioni e cambiali finanziarie) emessi da società quotate o non quotate in Borsa.

Al collaudo i primi Indici di affidabilità fiscale

Al via i nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA). Il nuovo strumento, che dal prossimo anno sostituirà gradualmente gli studi di settore, è già stato messo a punto dall’Agenzia delle Entrate in relazione a 8 settori economici, e precisamente:

  • commercio all’ingrosso di macchine utensili – M84U;
  • commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori – M05U;
  • amministrazione di condomini, gestione di beni immobili per conto terzi e servizi Integrati di gestione agli edifici – K16U;
  • attività degli studi di ingegneria – K02U;
  • fabbricazioni di calzature, parti e accessori – D08U;
  • produzione e commercio al dettaglio di prodotti di panetteria – D12U;
  • manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori – G31U;
  • servizi di ristorazione commerciale – G36U.

 

Come noto, tali indici, basati su un insieme di indicatori elementari di affidabilità e di anomalia, consentono di posizionare il livello dell’affidabilità fiscale dei contribuenti su una scala da 1 a 10. I contribuenti che risulteranno “affidabili” avranno accesso a significativi benefici premiali (esclusione/riduzione dei termini per gli accertamenti).

 

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Un minibond per la fonderia 4.0

Per la varesina Fonderia Casati il 2017 è certamente un anno di svolta, anzitutto imboccando con decisione la strada della digitalizzazione dei processi produttivi. L’investimento in corso di finalizzazione, pari a cinque milioni di euro, trasformerà l’azienda in una fonderia 4.0, con i nuovi impianti in grado di dialogare in tempo reale a valle e a monte del processo produttivo.

«Il credito bancario era disponibile- spiega Gianluigi Casati – ma noi volevamo fare qualcosa di diverso. Attraverso l’emissione di un minibond in termini reputazionali acquisiamo una maggiore credibilità verso il mercato. E questo è in realtà l’inizio di un percorso, che potrà portare in futuro ad altre operazioni con la stessa modalità o magari all’ingresso nel progetto Elite di Borsa italiana»

Lo scorso anno sono stati 51 i minibond emessi dalle imprese, per un controvalore di 527 milioni di euro. Il taglio medio, dall’inizio delle emissioni, è stato pari a nove milioni, con scadenze medie di 5-7 anni e cedole variabili fino a oltre il 7%, tenendo conto delle diverse caratteristiche delle emissioni e del rating aziendale.

Fonte: Il sole 24ore

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-02-09/un-minibond-la-fonderia-40-131547.shtml?uuid=AEgsmgR

 

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