MINIBOND

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I CONSULENTI

– L’ emissione dei  Minibond è un mercato in costante crescita, fondato su una nuova cultura d’impresa .Una forma di approvigionamento alternativo e complementare al credito bancario per far fronte e contrastare le difficoltà delle PMI cercando di ridurre la dipendenza dal sistema bancario.

MINIBOND In che modo?

Quali requisiti servono?

Quali sono le tempistiche?

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Meccanica, mini-bond per gli investimenti 4.0

Mini-bond di sistema per spingere gli investimenti incentivati nell’ambito del Piano nazionale di Industria 4.0. È l’iniziativa lanciata da Anima, la federazione di Confindustria che raggruppa le associazioni imprenditoriali della meccanica varia e affine: un aggregato manifatturiero con 210mila addetti, che nel 2016 ha sviluppato un fatturato di 44,7 miliardi di euro, per il 58,5% realizzati oltreconfine, in particolare sui mercati di Germania, Usa, Francia e Regno Unito.

Anima bond Industria 4.0 – questo il nome dell’iniziativa nata con la partnership scientifica del Politecnico di Milano – punta a consentire alle imprese di ottenere il capitale per finanziare piani di investimento di medio-lungo termine necessari per acquisire nuovi impianti, fare ricerca e sviluppo, investire in brevetti o acquisire altre imprese. «Il progetto – chiarisce Andrea Orlando, direttore generale di Anima – vuole sostenere lo sviluppo delle nuove tecnologie e la necessità di fare squadra insieme a tutti gli associati che vogliono crescere».

MINI BOND 2017

Il mercato gradisce l’emissione di minibond

Crescono in Italia i minibond, i titoli di debito alternativi rispetto al credito bancario, lo rileva un report del Politecnico di Milano

Emissioni di minibond in aumento, con sempre più imprese, soprattutto PMI, che scelgono di diversificare le proprie fonti di finanziamento ricorrendo a titoli di debito (obbligazioni e cambiali finanziarie) emessi da società quotate o non quotate in Borsa.

Al collaudo i primi Indici di affidabilità fiscale

Al via i nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA). Il nuovo strumento, che dal prossimo anno sostituirà gradualmente gli studi di settore, è già stato messo a punto dall’Agenzia delle Entrate in relazione a 8 settori economici, e precisamente:

  • commercio all’ingrosso di macchine utensili – M84U;
  • commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori – M05U;
  • amministrazione di condomini, gestione di beni immobili per conto terzi e servizi Integrati di gestione agli edifici – K16U;
  • attività degli studi di ingegneria – K02U;
  • fabbricazioni di calzature, parti e accessori – D08U;
  • produzione e commercio al dettaglio di prodotti di panetteria – D12U;
  • manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori – G31U;
  • servizi di ristorazione commerciale – G36U.

 

Come noto, tali indici, basati su un insieme di indicatori elementari di affidabilità e di anomalia, consentono di posizionare il livello dell’affidabilità fiscale dei contribuenti su una scala da 1 a 10. I contribuenti che risulteranno “affidabili” avranno accesso a significativi benefici premiali (esclusione/riduzione dei termini per gli accertamenti).

 

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Detrazione per interventi di risparmio energetico

Tipologia di intervento, relativa detrazione massima entro i limiti di spesa previsti.

TIPOLOGIA DI INTERVENTO

DETRAZIONE MASSIMA LIMITE DI SPESA
Detrazione 55%
fino al 5.6.2013
LIMITE DI SPESA
Detrazione 65%
dal 6.6.2013
al 31.12.2017
interventi di riqualificazione globale energetica di edifici esistenti € 100.000 € 181.818,18 € 153.846,15
interventi sull’involucro degli edifici per la riduzione della trasmittanza termica € 60.000 € 109.090,90 € 92.307,69
installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda € 60.000 € 109.090,90 € 92.307,69
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale € 30.000 € 54.545,45 € 46.153,85
acquisto e posa in opera di schermature solari € 60.000 92.307,69 (spese sostenute dal 1.1.2015 al 31.12.2017)
impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili € 30.000 46.153,84 (spese sostenute dal 1.1.2015 al 31.12.2017)
acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali 65% della spesa sostenuta Non è previsto un massimale di spesa (spese sostenute dal 1.1.2016 al 31.12.2017)
Fonte: NEWSEUROCONFERENCE

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