Legge antiriciclaggio

Antiriciclaggio: Ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che attua la direttiva
2015/849/UE relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di
riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.
fiscopiu.it

Il 4 luglio entrerà in vigore il D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90 che recepisce la Direttiva 2015/849/UE
(cd. IV Direttiva) dettando disposizioni più severe in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento
delle attività terroristiche. Il nuovo Provvedimento è stato pubblicato ieri inGazzetta Ufficiale (Serie Generale
n. 140 del 19 giugno 2017 – Suppl. Ordinario n. 28) e sostituisce, gran parte della disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 231/2007.

Tra le novità per i professionisti, viene dato un giro di vite alle segnalazioni sospette, rafforzando l’obbligo di segnalare prima che venga compiuta l’operazione o la prestazioneprofessionale.

Secondo le nuove norme, il sospetto è desunto dalle caratteristiche, dall’entità, dalla natura delle
operazioni, dal loro collegamento o frazionamento o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta, in ragione
delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell’attività svolta dal soggetto cui è
riferita, in base agli elementi acquisiti ai sensi del presente decreto. Costituisce elemento di sospetto il ricorso
frequente o ingiustificato ad operazioni in contante, anche se non eccedenti la soglia di 3 mila euro e, in
particolare, il prelievo o il versamento in contante di importi non coerenti con il profilo di rischio del cliente.

Altra novità prevista dal Decreto sono le comunicazioni oggettive, contenenti dati e informazioni, che i
soggetti obbligati dovranno inviare all’UIF con cadenza periodica.

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Contributi a fondo perduto per efficientamento energetico

BANDO PER L’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI
FINALIZZATI ALL’ EFFICIENTAMENTO
ENERGETICO DELLE PMI
SOGGETTI
BENEFICIARI

Contributi a Micro, piccole e medie imprese (PMI) indipendentemente dalla forma giuridica, che
al momento della presentazione della domanda devono possedere i seguenti
requisiti:
– essere iscritte come imprese “Attive” al Registro delle Imprese da più di 12
mesi alla data di apertura dei termini per la presentazione delle domande;
– esercitare un’attività economica classificata con codice ISTAT ATECO 2007
primario e/o secondario nei settori secondari e terziari;
– avere l’unità operativa in cui realizza il progetto in Veneto;
– essere nel pieno esercizio dei diritti, non essere il liquidazione volontaria e
non essere sottoposta a procedure concorsuali

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Gli interventi potranno riguardare:

a) Fornitura, installazione e adeguamento di impianti produttivi e
macchinari a elevata efficienza energetica (quali ad esempio
sostituzione di motori elettrici, installazione di inverter,
rifasamento, sostituzione di gruppi di continuità, sistemi di
controllo) in grado di contenere i consumi energetici nei processi
produttivi;

b) Fornitura e installazione di hardware e software necessari al
funzionamento degli impianti e dei macchinari (quali, ad esempio,
l’installazione di sistemi per la gestione e il monitoraggio dei
consumi energetici e simili, la riconfigurazione/sostituzione di
macchinari, l’inserimento di nuovi filtri/motori e simili) di cui alla
precedente lettera a);

c) Opere edili e impiantistiche strettamente necessarie e connesse
alla realizzazione del progetto (es. rivestimenti, pavimentazione,
infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni
compatibili con i processi produttivi), nel limite del 70% del totale
dei costi ammissibili a contributo;
d) Spese relative alla progettazione, direzione lavori e collaudo,
ammissibili nel limite massimo di 10.000,00 €;
e) Acquisto di impianti di produzione di energia proveniente da fonti
rinnovabili destinata ad essere utilizzata per lo svolgimento
dell’attività;
f) Acquisto di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, la cui
produzione di energia e destinata all’autoconsumo in processi di
lavorazioni industriali;
g) Spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da
ACCREDIA o da corrispondenti organismi esteri per la specifica
norma da certificare, delle certificazioni di gestione ambientale o
energetica conformi EMAS e alle norme ISO 5001 e EN ISO 14001
nel limite massimo di 10.000€;

h) Spese sostenute per le garanzie fornite dalla banca, da una società
di assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relative alla
fideiussione.
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Assegnazione di beni ai soci riapertura dei termini

Assegnazione di Beni ai soci :la Legge di Bilancio 2017 ha riproposto la disciplina agevolata di assegnazione
dei beni ai soci, da effettuare entro il 30.9.2017, a condizione che tutti i soci
risultino iscritti nel libro dei soci, se prescritto, alla data del 30.9.2015 (L.
11.12.2016 art. 1 c. 565 e precedente L. 28.12.2015 art. 1 c. 115-120).
Si tratta di una disciplina speciale che permette la fuoriuscita dei beni dal
regime di impresa beneficiando di un regime di tassazione di favore rispetto a
quello ordinario, sostitutivo sia ai fini delle imposte dirette, che delle imposte di
registro, ipotecarie e catastali.

La Legge di Stabilità 2017 ha riproposto la disciplina agevolata di assegnazione dei beni ai soci, da effettuare
entro il 30.9.2017 (L. 11.12.2016. n. 232. art. 1 c. 565 e precedente L. 28.12.2015, n. 208, art. 1 c. 115-120).
Più in generale, entro tale scadenza le società di persone e le società di capitali che ne hanno i requisiti
possono procedere con le seguenti operazioni:
assegnazione di beni ai soci agevolata;
cessione agevolata di beni ai soci;
trasformazione da società commerciale a società semplice.

Le operazioni in commento riguardano non solo le società di comodo, ma tutte le società commerciali (società
di capitali e società di persone), comprese quelle in liquidazione.
Le disposizioni interessano, ad esempio, le società che avevano rivalutato nel 2008 gli immobili di impresa
presenti nei bilanci al 31.12.2007 e che negli anni successivi si trovano ad essere considerate “di comodo”,
secondo le disposizioni contenute nella Legge n. 724/1994, in quanto non conseguono ricavi sufficienti rispetto
ai parametri presuntivi della normativa.

Tali società possono valutare, a titolo esemplificativo:
se assegnare o cedere gli immobili ai soci, facendoli fuoriuscire dal test di operatività;
se trasformarsi in società semplice, uscendo del tutto dal novero dei soggetti sottoposti alla disciplina
delle società di comodo.
In questa sede si prende in esame la disciplina dell’assegnazione agevolata.

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