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Fondi europei. Solo 1,2% di utilizzo per l'Italia

È stato utilizzato soltanto l’1,2% di 42,7 miliardi dei fondi europei. Ci sono sei Paesi dell’Unione Europea che hanno fatto finora peggio di noi. Cio’ non e’ assolutamente consolante,  perche’ si tratta di paesi che hanno un bisogno assai relativo dei fondi europei.

All’Italia toccherebbero 42,7 miliardi di euro, che sommati al cofinanziamento nazionale  portano il totale a 73,6 miliardi. Siamo il secondo Paese dell’Unione destinatario di questi denari dopo la Polonia.

La Polonia  ha speso il 4,2 % delle somme a disposizione: 4,3 miliardi, il quadruplo circa degli 880 milioni utilizzati dall’Italia (l’1,2% del totale).

Il risultato è che nella classifica della spesa siamo già gli ultimi fra i maggiori Paesi destinatari dei finanziamenti continentali, dietro Polonia, Germania, Francia e Spagna. Ma sono i dati delle singole Regioni, responsabili dei progetti, a denunciare ancora una volta come, nonostante i tentativi per rimettere la macchina in carreggiata fatti dai governi che da cinque anni a questa parte si sono succeduti, i problemi più grossi siano sempre lì. Senza poi entrare nel merito delle singole iniziative, che si risolvono spesso in distribuzione di risorse a pioggia per interventi microscopici di scarso impatto sullo sviluppo reale delle aree più bisognose.

Prendiamo per esempio il Fesr, acronimo che sta per Fondo europeo di sviluppo regionale. La Valle D’Aosta ha speso già quasi il 10 per cento e la Lombardia il 4,1 per cento. Nemmeno un euro si è visto ancora in Regioni che di quei soldi avrebbero una certa necessità, quali Abruzzo, Campania, Lazio e Sicilia. Quest’ultima avrebbe da sola diritto a 4,5 miliardi a valere sul Fesr. Le cose non vanno molto diversamente nel caso del Fse (Fondo sociale europeo). Qui è il Piemonte a guidare la graduatoria della spesa, con l’11,4 per cento, seguito dalla Lombardia (6,5 per cento). In fondo alla graduatoria troviamo,  la Provincia autonoma di Bolzano e la Puglia: zero euro spesi a fronte di 7,1 miliardi previsti. Per inciso, a Bolzano toccano 136 milioni del Fse.

A quota zero

Considerando anche il terzo fondo (Feasr, agricoltura), a metà del programma 2014-2020 il Piemonte ha speso 124 milioni, la Lombardia 102 e la Toscana 51,8. Via via tutte le altre, fino a incontrare la prima meridionale, la Sardegna, con 22 milioni. E poi la Calabria, 9 milioni. La Sicilia, meno di 3 milioni: un quarantesimo del Piemonte. L’Abruzzo, neanche 2. Il Molise non arriva a un milione. La Campania si ferma a 783 mila .

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